viene tradotto letteralmente in Via (do) della Mano (te) Vuota (kara), dove "via" è una concezione specificatamente giapponese e significa un cammino verso il perfezionamento e "vuoto" non si riferisce solo al fatto che nel karate non si utilizzano armi, ma ha un significato più profondo, legato al raggiungimento di uno stato della mente libera da ogni preconcetto, da ogni influenza esterna, da egoismo e pronta ad agire nel migliore dei modi. Il Karate tradizionale è un'arte di autodifesa che usa il corpo con tecniche di parata, pugno, percossa, calcio, combinate con i relativi spostamenti. La pratica del karate, oltre allo sviluppo e mantenimento fisico, aiuta a superare i propri limiti fisici e mentali, accresce la concentrazione interiore, la calma e porta all'equilibrio tra corpo e mente. Il karate è ideale per acquisire il controllo della propria energia, attraverso tecniche specifiche e la particolare respirazione, propria delle arti marziali.
LO SHOTOKAN
è lo stile di Karate più conosciuto nel mondo.
Esso è il più potente, dinamico e completo tra gli stili di Karate tanto per quel che riguarda le tecniche specifiche, quanto per il numero e la varietà dei suoi Kata.
Ciò nonostante, per capire le basi dello stile Shotokan e conoscerne la storia, occorre andare a ritroso nel tempo, fino alle lontane origini del Karate.
Gran parte della storia del Karate è giunta a noi solo attraverso la tradizione orale, in cui sono narrate incredibili gesta dei karateka di Okinawa.
Il termine Karate fece la sua comparsa, per la prima volta, nel 1872, quando un abitante di Okinawa - chiamato Sukagawa -, cominciò ad insegnare ciò che lui chiamava karate-no-sukagawa. Shotokan è il nome moderno attribuito allo stile di Karate, che trae origine dai metodi autoctoni di combattimento di Okinawa e che fu introdotto in Giappone nel 1622 da Gichin Funakoshi, il "padre" del Karate moderno.
La Via del Karate-Dō
Si realizza col tempo, assimilando e maturando interiormente conoscenze che riguardano l’aspetto tecnico: nel saperle utilizzare per difesa/attacco e come impiegarle nelle diverse situazioni:
interiore: nel riuscire a vincere le proprie debolezze, nell’acquisire l’autocontrollo del corpo e dello spirito, diventando un tutt’uno;
fisico: nel saper usare il proprio corpo.
Con ciò si intende anche la conoscenza di elementi di anatomia e di fisica; l’esatto utilizzo degli arti; la giusta contrazione e decontrazione dei muscoli, nonché l'equilibrio del corpo che rendono i movimenti più veloci. L'importante è chiarire un concetto fondamentale: il Karate è un'esperienza che va vissuta con il proprio corpo, secondo ritmi naturali individuali. Non basta imparare ad eseguire meccanicamente i movimenti delle diverse tecniche; bisogna studiarle, sentire le sensazioni trasmesse dal proprio corpo e vivere questa esperienza per intuirne e capirne il loro significato profondo.
La Conoscenza Tecnica si acquisisce mediante un'esercitazione continua e metodica ed, inoltre, bisogna apprendere i seguenti elementi fondamentali:
☯️ il movimento sciolto del corpo;
☯️ la precisione;
☯️ la potenza;
☯️ la distanza;
☯️ il tempo.
Questi elementi sono presenti nei tre aspetti inscindibili del Karate
KIHON:
insieme delle tecniche fondamentali di base
insieme delle tecniche fondamentali di base
Il termine significa ” tecniche di base”, e si riferisce allo studio delle posizioni, delle tecniche di difesa e di attacco. Il kihon o tecnica fondamentale consiste nella pratica, finalizzata all’'apprendimento ed al successivo perfezionamento, di tutti quei movimenti. Tale pratica deve essere sviluppata e migliorata nel tempo senza mai essere tralasciata. Come in tutte le arti giapponesi, l’approssimazione non è ammessa e occorre acquisire perfettamente la forma corretta. In questo modo il praticante sviluppa un alto grado di autocontrollo che gli permette di essere sempre consapevole della sua corretta posizione nello spazio. Il kihon è quindi un modo per rendere razionale e corretto l’uso di tutte le possibilità del corpo umano, portandolo ad un alto livello di perfezione tecnica.
KATA:
Sequenza di tecniche per difesa/attacco contro avversari reali, da più direzioni, in un ordine prestabilito ed abbinate ad un preciso percorso
Sequenza di tecniche per difesa/attacco contro avversari reali, da più direzioni, in un ordine prestabilito ed abbinate ad un preciso percorso
Il kata si presenta come una serie di tecniche di difesa ed attacco, eseguite secondo uno schema preciso ed è l’espressione di un combattimento contro diversi avversari che attaccano con tecniche differenti da diversi punti. A seconda del grado di complessità del kata, il karateka, durante l’esecuzione, effettua una serie più o meno consistente di tecniche. Se i movimenti sono precisi e corretti, egli termina nello stesso punto di partenza (ENBUSEN). Il kata comprende momenti di intensità diversa, alcuni dei quali (generalmente due) di massima concentrazione, in cui la tecnica deve essere conclusa con un KIAI ed altri di lenta decontrazione, dove la respirazione può ritrovare libertà dallo sforzo precedente.
I kata, dello SHOTOKAN che noi conosciamo, non sono creazioni di un unico maestro, ma condensano l’esperienza di molti Maestri accumulata nel corso di molte generazioni. Rimane tuttavia certo il merito del Maestro Funakoshi il quale, per primo, li codificò e li classificò rompendo così una tradizione che voleva l’insegnamento del karate tramandato solo nella sola forma orale.
Le esperienze che si acquisiscono nel kumite, sia libero che non, consentono di sviluppare: da una parte l’individuazione dei momenti di vuoto dell’avversario e, dall’altra, la valutazione corretta sia della distanza che del tempo di esecuzione.
Per poter praticare il combattimento libero, dovranno essere già state impresse le scelte strategiche: parata e contrattacco (go no sen); attacco al momento della partenza dell’avversario (tai no sen); attacco sul primo movimento dell’avversario (sen no sen); infine, il “prima del prima” (sen sen no sen), cioè la tecnica di anticipo con intuizione.
☯️ Ragazzi
☯️ Adulti
☯️ Bambini
L’allenamento per i più piccoli consiste fondamentalmente in un gioco. Con esercizi ginnici e ludici, si imparano le prime nozioni basilari fra le quali: il movimento, la coordinazione e l’equilibrio. Le tecniche di karate permettono l’introduzione di momenti per la concentrazione, la serietà e l’impegno.
☯️ Ragazzi
Crescendo ed avanzando di grado, si approfondiscono aspetti che richiedono più consapevolezza, come l’importanza della disciplina. L’allenamento con una squadra ed i primi contatti con il combattimento, aiutano a capire l’importanza degli altri, senza i quali non c’è crescita, stimolando la formazione di rapporti di fiducia e di lealtà con i compagni, fornendo un sano modello di relazione interpersonale.
☯️ Adulti
Non è mai troppo tardi per cominciare a praticare il Karate. La disciplina è in grado di donare benessere a chiunque abbia la pazienza e la costanza di scoprirla. Nell’età adulta, gli aspetti su cui ci si focalizza sono diversi sia per i principianti che per i più esperti. Gli esercizi di allungamento ed il controllo della respirazione mantengono giovane il fisico. La concentrazione ed il silenzio, alternati a tecniche esplosive con il massimo della forza, allontanano le preoccupazioni ed i problemi della vita quotidiana, regalando momenti di pace.